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CINZIA VERNI

Cinzia Verninasce nel 1962 a Siena ,vive a Corciano lavora tra Umbria e Toscana,collabora in progetti creativi con Architetti e Designer,la sua formazione in moda e costume la porta a collaborare con Alberto Fabiani negli anni 80,dal 1997 espone in gallerie e musei in Italia e all Estero.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti di cui un premio al COLUMBIA UNIVERCITY CENTER di Chicago.DESIGNER performer vera e propria alchimista di materiali e concetti che estranea dal loro uso quotidiano e riporta a nuova vita.MOSTRE principali: 1997 Galleria Camera Oscura ( S. Casciano Siena) Abbazia di Spineta ( Auditorium) Orto Botanico (Perugia) Palazzo Signorini( Cortona) Accademia del Superfluo Roma ( Progetto Dafne) Galleria Alberto Sordi Roma ( personale protocollo KYOTO) Museo Civico Archeologico ( Montepulciano) Musei Senesi (Fondazione Monte dei Paschi) Etruschi di CArte.PARIGI Studio Ouri (Haute Carture) Parigi (palais dee congres) Roma Palazzo medici Clarelli (FUORI DAL CORO) Città della Pieve Palazzo della Corgna( personale)Pechino ( world museum ) Torino (luci d Artista) Roma Galleria ONE PIECE (via Margutta) Museo S Francesco (Corciano) ....
Artista poliedrica Cinzia Verni, nei suoi lavori, pezzi di vita, frammenti della amata terra toscana.
Le opere create con carta, fiori, bacche, muschi, foglie e tessuti, alla maniera antica, in un'alchimia misteriosa si proiettanno sul futuro.
Cinzia trasforma con fervore cose vecchie, abbandonate, mescola corda, foglie, fiori, juta, organze e tele antiche in un irrefrenabile gioco.
Ed ecco che appare l'installazione, il corpo femminile. Arte e Artigianato, con Cinzia si annulla la distinzione tra  "arte pura" e "arte applicata", in rimando a quella che fu per i futuristi la "casa d'arte". Oggetti fuori dagli schemi, sono lì per sedurre il tatto, la vista e l'olfatto. Nel lavoro di Cinzia, toscana ma umbra d'adozione, cè prefigurata con gioia e divertimento una creatura nuova, figlia delle tradizioni della grande Madre Terra ma consapevole della trasformazione profonda in atto.
Chantal Personeé

Possiamo immaginare la grande carturela sartoria di carta di Cinzia Verni come un laboratorio mentale estremamente delicato di arguzie e modi di sentire. Il suo discorso si può avvertire pienamente legato ai trascorsi in una grande sartoria di modama nello stesso tempo l’artista toscana crea abitiscarpe e altro come sculture indossabili che prendono l’aspetto di un personale e contraddittorio museo dei sentimenti. Così Cinzia Verni dà forma ai suoi abiti-racconto caratterizzati da una vestibilità tutta letteraria arbitraria comunque metaforica. Tutto fa credere che la sua sia una sartoria delle allusioni in cuisotto l’innocuo sembiante degli accessori come tali gli abiti tendono ad essere oggetti mentali. Confezioni non di abiti ma di idee. (…)
Luca Cesari


Realizzazione a cura di: Antonio Iannice & Eugenio Pecorabianca- agosto 2013